Teatro della Pergola
Il Teatro della Pergola, uno dei più antichi teatri all’italiana d’Europa, fu costruito a partire dal 1656, su progetto di Ferdinando Tacca, per volontà degli Accademici Immobili: un gruppo di nobili fiorentini dediti alla coltivazione delle arti che indiduarono, nell’area dove sorgeva un tiratoio dell’Arte della Lana, il sito ideale dove costruire un edificio in grado di sostituire il Teatro del Cocomero (attualmente il Teatro Niccolini), giudicato troppo piccolo per le attività accademiche.
Fu la Via della Pergola, dove sorge, a dare il nome al Teatro e non viceversa: esisteva infatti un pergolato d’uva nel ‘500 vicino l’ospedale di Santa Maria Nuova e all’oratorio di San Tommaso d’Aquino.
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Viene inaugurato il 5 febbraio 1657 con l’opera Il podestà di Colognole di Jacopo Melani su libretto di Giovanni Andrea Moniglia ed è considerato “primo grande esempio di teatro all’italiana“e si qualifica come qualifica”come episodio di fondamentale importanza per la documentazione della storia del teatro italiano e mondiale“.
Il teatro all’italiana, differentemente dalla tradizione più antica del teatro di corte che era rappresentato in spazi rettangolari, presenta la caratteristica forma a ferro di cavallo (che ha una migliore resa acustica), elimina le gradinate decrescenti per lasciare lo spazio agli ordini di palchi sovrapposti (piccoli spazi separati che permettono ad ogni famiglia di ammirare lo spettacolo da una posizione privilegia e che nascono proprio con il Teatro della Pergola) e da vita ad una diverso rapporto tra l’attore e la scena: gli interpreti infatti recitano dentro una scena dotata di quinte prospettiche e non più davanti la scena, come accadeva nel teatro rinascimentale.
Insieme al grande palcoscenico, e alla platea, altra caratteristica distintiva della Pergola è l’inimitabile acustica, che la rende perfetta per ospitare la musica e esalta le doti di voce degli attori più grandi.
Nel 1718, dopo un periodo di chiusura duranto 27 anni, il più lungo che il Teatro abbia mai conosciuto e realizzato in segno di lutto verso il cardinale Giovanni Carlo de’ Medici, presidente dell’Accademia degli Immobili, la Pergola, inizialmente riservata alla corte, viene aperta al pubblico pagante.
I più gradi compositori dell’epoca, come Vivaldi, ne sono ospiti e cominciano anche dei lavori di ampliamento e deciro che porteranno ad esempio alla costruzione del Saloncino, dedicato alla musica e alla danza e che ancora oggi è la seconda sala del teatro.
Tra il 1823 e il 1855, sotto la guida dell’impresario Alessandro Lanari, il Teatro della Pergola diviene uno dei palcoscenici più importanti del melodramma classico italiano. I più importanti compositori, a cominciare da Bellini, sostano in via della Pergola e Giuseppe Verdi vi fa debuttare nel 1847 il suo Macbeth, lasciando come imperitura testimonianza lo sgabello sul quale riposava durante le prove, ancora oggi conservato nel museo del teatro.
Negli anni successivi è la prosa a prendere il posto del melodramma: nel 1906 arriva alla Pergola Eleonora Duse con il leggendario Rosmersholm di Ibsen diretto da Edward Gordon Craig. Per l’attrice viene costruito il leggendario Primo Camerino, accanto al palcoscenico. Nel 1925 lo Stato dichiara la Pergola monumento nazionale.
Dal 1961 al 1993, il Teatro è sotto la guida di Alfonso Spadoni. Giovane brillante, e dotato di idee innovative, Spadoni rivitalizza la Pergola facendone il tempio della grande prosa radicato profondamente nel tessuto cittadino: realizza la tesserea ETI 21 dedicata agli under 21, fonda nel 1979 la Bottega di Gassman, un laboratorio teatrale che richiamo a Firenze i più grandi talenti italiani, e nel 1980 la Scuola di Drammaturgia affidata a Eduardo De Filippo, affermando il valore della formazione d’alto livello a teatro.
Dal 1999 la guida del Teatro è affidata a Marco Giorgietti che si impegna per rivitalizzare il rapporto tra Teatro e città e utilizzando i suoi spazi anche in maniera extraspettacolare e più moderna senza snaturnarne la sua portata storica. La Pergola è oggi un centro culturale vivo e multiforme che poggia sui suoi secoli di storia.
Dal 2019 Venti Lucenti collabora con il Teatro della Pergola alle attività educational attraverso la realizzazione del Progetto Teatro Urbano.